giovedì 20 novembre 2008

Bubble Chair

Poltrona Bolla di Eerio Aarnio

Basata sul principio della Ball Chair, la Bubble Chair ne rappresenta una semplificazione. Parafrasando Ludwig Mies van der Rohe, Il meno è di più! Un capolavoro di semplificazione.
Aarnio dice della sua Bubble Chair: "Dopo aver realizzato la Ball, volevo avere un po’ di luce all’interno e mi venne quindi l’idea di una sfera trasparente in cui la luce entra da ogni direzione. L’unico materiale adatto era l’acrilico, che poteva essere riscaldato e soffiato, come una bolla di sapone. Sapendo che le lampade a soffitto semisferiche sono spesso realizzate mediante questo sistema, ho contattato un produttore per verificare la fattibilità di una bolla più grossa. La sua risposta fu affermativa. Aggiunsi un anello di acciaio ed un paio di cuscini. Anche in questo caso il nome venne quasi automaticamente: BUBBLE".
“Non c’è modo di realizzare un piedestallo trasparente”, rileva Eero Aarnio. Ed è questa la ragione per cui la Bubble Chair pende dal soffitto.
Similmente alla Ball Chair anche la Bubble Chair suggestiona l’utilizzatore per via del particolare effetto acustico che si prova al suo interno: ci si sente isolati anche quando ci si trova in un luogo affollato.
In occasione dell EXPO 2000 di Hannover, undici Bubble vennero installate nel "Blue Box" del “Grüne Punkt Deutschland Pavillion” in modo che fungessero da piccoli spazi individuali all’interno della biblioteca.
La compagnia telefonica norvegese Telenor ha recentemente installato alcune Bubble Chair nell’ingresso della nuova sede di Oslo, proposte come “salette” riservate per la telefonia mobile. La Bubble è spesso utilizzata nei video musicali, negli spot pubblicitari e sulle riviste di moda.
Celebrità come Darryl Hannah, Donatella Versace e Nina Hagen hanno utilizzato questa poltrona in occasione di servizi fotografici, mentre Carmen Electra si è fatta riprendere nella Bubble per la copertina di Playboy di dicembre 2000.

Adelta: Bubble Chair


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